GASPERINA
Le notizie storiche riguardanti la fondazione di Gasperina risalgono a prima del VIII sec. e raccontano di un borgo edificato sulle rovine del castello sito nelle vicinanze di una chiesetta intitolata a San Nicola, della quale si conservano ancora oggi testimonianze nel rione San Giuseppe. Le prime notizie che interessano la zona in cui ricade l’attuale Gasperina, documentano influenze e fusioni culturali della tradizione Italica unite ad elementi della Magna Grecia. In seguito alla caduta dell’impero Romano si diffuse la Civiltà Cristiana, periodo in cui vennero costruiti numerosi conventi.
A seguito di innumerevoli devastazioni barbariche, Gasperina venne ricostruita in una posizione scelta sulla base di strategie difensive, predisponendo il nucleo della città arroccato sulla sommità di un colle. Successivamente subì le sorti della lunga guerra fra Angioini ed Aragonesi che se ne contesero il possesso fino al momento in cui, dopo oltre mezzo secolo, il territorio venne assegnato al Monastero di Santo Stefano, oggi Certosa di Serra San Bruno. L’evento storico più traumatico risale al 1783, quando il terremoto che colpì tutta la Calabria causò danni immani al territorio. Il paese seguì gli eventi che caratterizzarono il Regno di Napoli fino all’annessione al Regno d’Italia. Da Gasperina è possibile godere di una incredibile vista che va da Punta Stilo a Crotone, un lembo di terra bagnato dal mare Ionio che regala fantastiche suggestioni sia all’alba che di sera, quando le cittadine sul mare sono illuminate.
Posto tra il mare ed il massiccio montano della Fossa del Lupo, a due passi dal Parco delle Serre, Gasperina è il posto ideale da cui partire per escursioni brevi di poche ore o di una giornata intera. Da qui sono facilmente raggiungibili il Parco Archeologico della Roccelletta e Serra San Bruno con la Certosa, l’eremo di Santo Stefano del Bosco e il Museo. Nel Comune è possibile ammirare e visitare diverse chiese, fra cui la Chiesa di San Nicola Vescovo risalente al 1500, opera di valenti maestranze locali, arricchita da un grandioso altare del ‘500. Possiede tre navate con dodici colonne ottagonali in granito, sei altari laterali di cui quattro della scuola napoletana del ‘600. Di Scuola Napoletana sono anche il coro ed il pulpito. Al suo esterno dominano un portale in pietra ed una torre con campanile del ‘600. Di particolare interesse è anche il Santuario della Madonna di Termini, posto su un’altura del Comune da cui si gode un ottimo panorama. Presenta una struttura semplice con addossato un campanile a base quadrata. A differenza del resto della facciata principale il portale è riccamente decorato con un particolare intaglio in pietra. Perfettamente inserita nel contesto urbano del Comune, attorniata da strette e tortuose stradelle tipiche del periodo medievale, ritroviamo la Chiesa di San Giuseppe, risalente al 1745. L’accesso alla chiesa si trova in posizione laterale rispetto alla navata. Proseguendo per le vie di Gasperina è possibile visitare la Chiesa di Santa Caterina, ad una sola navata e di modeste dimensioni, inserita anch’essa nella continuità del tessuto urbano, e la Chiesa di Sant’Anna di matrice Certosina, entrambe dell’800. Infine ritroviamo i due Palazzi “Manni” e “Catrambone” rispettivamente del 1600 e 1700. Secondo alcune fonti Palazzo “Manni” veniva impiegato come torre di guardia e di avvistamento.
Testi e immagini sono tratti dalla pubblicazione “Le Terre del Sole“. Foto di Giuseppe Burdino.