SANTA CATERINA DELLO IONIO
Affacciato sullo Ionio meridionale catanzarese, Santa Caterina vede ripartiti i suoi abitanti fra il centro storico, distante circa 6 chilometri dal mare, e la frazione marina di più recente urbanizzazione. Si pensa che una prima comunità di Santa Caterina cominciò a formarsi intorno all’anno mille. In questo periodo storico le incursioni dei saraceni costrinsero gli abitanti dei villaggi della zona a rifugiarsi in luoghi più isolati. E’ per questo motivo che si potrebbe attribuire la nascita del paese all’assalto dei saraceni che interessò particolarmente la zona, quando Santa Caterina si presentava come un piccolo villaggio cinto da mura difensive, nelle quali si aprivano quattro porte.
Palazzo Marchese di Francia
Cortile interno del Palazzo Marchese di Francia
Ad oggi è possibile mirare solo una di queste quattro porte: la “Porta dell’acqua”, dalla quale si raggiunge la splendida Chiesa di Santa Maria Assunta (chiesa Matrice) edificata nel sec. XVII e ricostruita successivamente ad un incendio avvenuto nel 1983. Verso il 1060 Santa Caterina entrò a far parte della Contea di Badolato. Il primo signore del paese fu Rinaldo Conclubet nel 1272 a cui seguirono gli eredi Nicolò, Giordano ed infine Nicolò II. Nel 1487 la casata d’Arena (dei Conclubet), coinvolta nella congiura dei Baroni, fu spodestata e il paese assegnato al Conte Alberico da Barbiano. Da questo momento in poi Santa Caterina vide il susseguirsi di diversi feudatari, dagli Averna de Patti ai Marzano, i quali nel XVII secolo dotarono il Comune di una fortezza-castello nel punto più alto dell’agglomerato urbano. In seguito il possedimento del Comune passò ai Di Francia che lo tennero fino all’eversione della feudalità.
Chiesa Matrice Santa Maria Assunta
Per le vie del Borgo si possono ammirare vari edifici di grande valenza storico-religiosa, fra cui ritroviamo la Chiesa del Rosario, edificata nel ‘600, che conserva al suo interno una pala dipinta ad olio ed incorniciata da marmo policromo che risale alla prima metà del sec. XVII. Opera di un pittore del luogo, rappresenta la Madonna che tiene in braccio Gesù Bambino mentre un angelo lo incorona di rose. A seguire possiamo ammirare la Chiesa di Santa Caterina, risalente al XIII secolo ed eretta dal popolo in onore di Santa Caterina di Alessandria, la quale liberò il Paese dagli invasori saraceni. La chiesa presenta una base a croce latina, al suo interno conserva un altare di S. Francesco d’Assisi ed un quadro del Santo dipinto da Luigi Beltrone, entrambi di notevole pregio artistico. Un altro importante edificio è il Palazzo Marchese di Francia, signorile e risalente ai primi anni del ‘700, appartenuto al Casato del Marchese di Francia. Il palazzo possiede uno splendido cortile interno. Ancora oggi, il centro storico di Santa Caterina è un piccolo borgo ricco di stradine e vicoli stretti dove gli edifici sorgono vicinissimi tra loro ma, in alcuni punti, inaspettatamente, si aprono regalando splendidi panorami naturali fino al mare con le cromie cangianti delle stagioni. La vita del borgo scorre lenta e tranquilla e la gente del luogo è sempre molto accogliente.
Chiesa dell’Annunziata
Nell’economia di Santa Caterina dello Ionio il settore agricolo occupa un posto importante. Molte sono le aziende a conduzione familiare sparse nel territorio. Molto fiorente è la viticoltura, infatti si producono circa duemila ettolitri di vino all’anno. Assieme all’agricoltura anche il turismo gioca un ruolo importante.
Chiesa di Santa Caterina
Testi e immagini sono tratti dalla pubblicazione “Le Terre del Sole“. Foto di Celestino Gagliardi.